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GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 01 lr.

Anna - Monumento all'Attenzione (promessa), 2019, elementi in alluminio e acciaio / elements made of alluminium and steel, dimensioni variabili / variable dimensions

Anna - Monumento all’Attenzione (promessa) è un’integrazione e parte fondamentale di Anna - Monumento all’Attenzione. Ho immaginato la possibilità del monumento di allontanarsi temporaneamente dal territorio di Sant’Anna di Stazzema per tornarvi in altra forma e con un’altra energia. Questa installazione è pensata per diversi luoghi, creando ogni volta un dialogo specifico con lo spazio ospitante. Gli elementi che formano il monumento sono stati poggiati sul pavimento, disposti secondo dei cerchi concentrici che ricordano il movimento di un mandala. A seconda delle dimensioni dello spazio il numero degli elementi che compongono l’intervento può variare da 900 a 2.000. L’installazione così concepita è una forma destinata alla disgregazione, in cui gli elementi a terra sono solo lasciati in deposito temporaneo presso un altro luogo.

Chiunque potrà prendere uno dei cardi, ma questa scelta implica una promessa: entro un anno dovrà andare a Sant’Anna di Stazzema per piantarlo nel terreno lungo la mulattiera per la quale è stato realizzato.

In questo intervento la promessa diventa parte fondamentale di quel processo di “vivificazione della memoria” a cui il monumento dovrebbe assolvere. Dal momento in cui la si stipula, la memoria dei fatti legati a Sant’Anna quel 12 agosto 1944 trova uno spazio in noi, si deposita come una piccola spina sotto pelle, senza l’intenzione di produrre un dolore costante ma un piccolo allarme intermittente. Ogni volta che la memoria torna alla promessa fatta significa ricordare l’oggetto della promessa e significa collocarsi in quel paesaggio, diventando forse meno estranei e un po’ meno distanti.

GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 11 lr.

Anna - Monument to Attention (promise) is an integration and fundamental part of Anna - Monument to Attention. I imagined the possibility of the monument temporarily moving away from the territory of Sant’Anna di Stazzema to return in another form and with another energy. This installation is designed for different places, each time creating a specific dialogue with the hosting space. The elements that form the monument were placed on the floor, arranged in concentric circles that recall the movement of a mandala. Depending on the size of the space, the number of elements that make up the intervention can vary from 900 to 2,000. The installation thus conceived is a form destined to disintegration, in which the elements on the ground are only left in temporary storage in another place. Anyone can take one of the thistles, but this choice implies a promise: within a year they will have to go to Sant’Anna di Stazzema to plant it in the ground along the mule track for which it was created.In this intervention, the promise becomes a fundamental part of that process of “vivification of memory” that the monument should fulfill. From the moment it is stipulated, the memory of the events related to Sant’Anna that August 12, 1944 finds a space in us, it settles like a small thorn under the skin, without the intention of producing constant pain but a small intermittent alarm. Every time the memory returns to the promise made, it means remembering the object of the promise and it means placing oneself in that landscape, becoming perhaps less foreign and a little less distant.

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GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 04 lr.
GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 05 lr.
GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 10 lr.
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GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 08 lr.
GM, AMAA, Palazzo Marino, 09.2019 07 lr.
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